Ispezioni quantitative dei prodotti petroliferi: l’intervista a Gianluca Fiorentino

Le due macroaree all’interno delle quali operiamo da sempre sono quelle delle spedizioni internazionali e della rappresentanza doganale e fiscale in ambito accise. Quest’ultima, in modo particolare, fonda le proprie radici a partire dalla nascita della nostra Azienda: i maggiori partner, ieri come oggi, sono società leader dell’industria petrolifera e del mondo degli oli minerali in genere e le relazioni lavorative che nel corso degli anni abbiamo sviluppato con loro, ci hanno permesso di approfondire la nostra conoscenza del settore e delle particolari categorie merceologiche, dando vita ad una specifica competenza nell’attività delle ispezioni qualitative e quantitative dei prodotti petroliferi durante i loro processi di movimentazione. Ne abbiamo parlato con Gianluca Fiorentino – che opera nel reparto operativo di Crasta da oltre 10 anni e, tra le altre attività, è impegnato nella supervisione delle attività di movimentazione di prodotti petroliferi. 

Cosa intendiamo quando parliamo di ispezioni quantitative dei prodotti petroliferi

Movimentare prodotti petroliferi tra due stabilimenti oppure tra la nave cisterna che li trasporta e gli impianti ricevitori, richiede l’intervento di soggetti abilitati a quantificarne il peso ovvero svolgere l’attività di ispezione quantitativa. Il focus dell’attività, caratterizzata da specifica competenza, valide certificazioni e una significativa esperienza, risiede nel compito di certificare l’integrità dei prodotti movimentati per quanto riguarda la loro quantità e qualità. 

Parlaci delle ispezioni quantitative a bordo nave e a terra… 

Quando si dice ispezione a bordo ci si riferisce alla determinazione dei quantitativi movimentati attraverso misurazioni preventive e consuntive che vengono svolte a bordo delle navi cisterna. Stesso procedimento avviene con le ispezioni a terra. Parliamo, infatti, di un’attività che non si limita alla movimentazione di prodotti che vanno dalle navi cisterna verso gli stabilimenti o viceversa ma si applica anche alla movimentazione di prodotti tra due diversi stabilimenti collegati tra loro a mezzo gasdotto oppure oleodotto: anche in questo caso c’è la necessità di nominare un ispettore indipendente, un tecnico capace di svolgere l’attività periziale e di rilasciare le specifiche certificazioni relative ai quantitativi movimentati.

Per quanto riguarda, invece, le ispezioni qualitative: Crasta offre anche questo servizio? 

Tra i servizi che offriamo vi è anche quello dell’ispezione qualitativa per la verifica delle caratteristiche merceologiche dei prodotti oggetto dell’attività ispettiva. Si tratta di un’attività che affidiamo a laboratori specializzati e dotati di strumentazioni idonee a trattare, dal punto di vista analitico, determinati tipi di prodotti. 

Con chi vi rapportate principalmente? 

Nel corso degli anni abbiamo ricevuto diversi mandati per l’attività di ispezione quantitativa dei prodotti petroliferi; il lavoro di ispezione che svolgiamo ha primariamente un impatto nei rapporti commerciali tra lo speditore – quindi il fornitore delle merci – e il deposito destinatario ma può in alcuni casi avere anche un impatto nei confronti delle amministrazioni fiscali di controllo (insieme agli accertamenti che vengono svolti all’interno degli impianti) come prova dei quantitativi spediti o ricevuti. 

È necessario possedere certificazioni per questo tipo di attività? Naturalmente sì! I tecnici ispettori possono avere diversi tipi di certificazione per effettuare perizie e controlli sui prodotti petroliferi. La nostra organizzazione rientra da tempo nell’Albo dei Periti presente presso le Camere di Commercio, il documento che elenca le persone ritenute idonee ad effettuare attività periziali, suddivise per categorie merceologiche.